Un patrimonio comune europeo da valorizzare


Il cuore del progetto risiede nel patrimonio di documenti personali autobiografici conservati da tre istituzioni archivistiche europee, partner di Store the Future:

- Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, Italia (promotore del progetto);
- Archivio di Stato di Pazin, Croazia;
- Arquivo dos Diários di Lisbona, Portogallo.

Tre archivi, ovvero tre interlocutori che dialogano, condividono buone pratiche e sviluppano metodologie innovative per l’esecuzione di ricerche archivistiche finalizzate alla produzione di opere artistiche originali.

Tutto parte da «semplici» testi manoscritti di persone comuni o personaggi famosi: quaderni, diari, o magari fogli di carta strappati da un taccuino. Testi che raccontano fatti vissuti in prima persona, pensieri, riflessioni sulla vita e altro ancora. Questi documenti sono raccolti e conservati dagli archivi, da chi per vocazione coltiva la memoria, affinché

di quei racconti, di quelle vite non si perda traccia e in modo che le future generazioni possano conservarle e tramandarle a loro volta.

Il patrimonio archivistico Europeo possiede molti ambiti ancora inesplorati ed è una ricca fonte di documenti alla quale attingono i creatori di produzioni artistiche (musicali, teatrali, pittoriche e dello spettacolo più in generale). I documenti archivistici a cui il progetto Store the Future guarda con particolare interesse sono, appunto, quelli autobiografici: diari, lettere.

Sempre più frequentemente, i produttori artistici si approcciano alle suddette fonti “inedite” per dare vita a nuove produzioni. Purtroppo, sovente accade che i trattamenti dei soggetti non siano rispettosi della natura originaria e della delicatezza delle fonti. Tali errori, anche quando vengono commessi in buona fede, consegnano al pubblico, quindi ai posteri, opere con contenuti ambigui o distorti, comunque, con informazioni non corrette.


Gli obiettivi progettuali delle tre organizzazioni


Valorizzare i racconti
autobiografici custoditi

Aumentare la consapevolezza delle istituzioni che raccolgono e conservano storie personali autobiografiche (archivi, biblioteche, centri di documentazione, ecc.) circa la possibilità di trasmettere il patrimonio custodito a un vasto pubblico e alle future generazioni usando linguaggi artistici contemporanei.

Disegnare le linee guida per una
«Archive research aimed artistic production»

Definire metodologie funzionali all’attività di ricerca archivistica finalizzate alla produzione di opere artistiche originali; Definire le modalità operative per effettuare ricerche su materiale autobiografico all’interno di archivi che conservano documenti eterogenei e usano diversi sistemi di catalogazione. Gli esiti di questi obiettivi saranno: un memorandum d’intesa e un protocollo di dialogo tra gli Archivi.


Creare l’«Esperto di ricerca archivistica
per la produzione artistica»

Creare una nuova figura professionale con competenze specifiche di varie discipline (ricerca archivistica, mediazione culturale, linguaggi artistici, ecc.) che sappia creare collegamenti coerenti tra racconti personali autobiografici conservati negli archivi e produzioni artistiche originali.

Fare ricerca archivistica
per la produzione artistica

Attivare percorsi di ricerca archivistica al fine di individuare contenuti di periodi storici ed eventi significativi nel ‘900 europeo per la rivendicazione e affermazione dei diritti individuali e collettivi. Il risultato di questa ricerca sarà l’input della produzione artistica di Store the Future, ovvero il soggetto che darà origine a una rappresentazione teatrale in multi-lingua.



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